La mammografia è tuttora il test di screening più efficace; viene eseguito nelle due proiezioni standard e viene poi visionato separatamente da due medici esperti nella lettura di mammografie.
Qualora anche solo uno dei due “lettori” riscontri un’immagine dubbia, la donna viene richiamata, nella maggior parte dei casi entro 20 giorni dall’esecuzione del primo esame, per eseguire degli approfondimenti, che in genere consistono in ulteriori proiezioni mammografiche e/o esame ecografico, dopo i quali si decide se effettuare o meno un’agobiopsia.
In alcune categorie di donne ad alto rischio, per esempio per la presenza di mutazioni genetiche che favoriscono l’insorgenza del tumore mammario (BRCA1 e BRCA2), lo screening si avvale della RM con mezzo di contrasto con cadenza annuale.