HO SCOPERTO DI AVERE UN CANCRO

Uno sportello di ascolto fatto per te

La diagnosi arriva dopo un percorso di accertamenti che probabilmente hanno già comportato ansia, dubbi, paure, e quando arriva è come un vortice, un terremoto che scuote prima la persona e poi la sua famiglia.

Ognuno di noi reagisce alle avversità della vita in modo diverso. Non possiamo sapere in anticipo come potremmo reagire nell’apprendere la notizia di essere malati, così come non possiamo conoscere in anticipo tutte le risorse che siamo in grado di mettere in campo.

Ci sono delle fasi, però, che tutte le persone cui è stato diagnosticato un cancro si trovano a vivere e ad affrontare e che costituiscono momenti del percorso che possiamo riconoscere: “accusare il colpo” e sentire il dolore che procura la notizia, condividerla e comunicarla ai familiari, agli amici, affrontare i trattamenti e le cure proposte, affrontare i cambiamenti che tutte queste cose comportano, gestire nuove situazioni e trovare nuove forme di equilibrio.

È in questo percorso costellato da forti emozioni, reazioni e nuove esigenze, che CasaBreast si propone di essere presente e di offrire supporto in varie forme.

Il punto di ascolto: perché?

CasaBreast è innanzitutto uno spazio di ascolto e di confronto: lo smarrimento, la rabbia, l’ansia o un senso di irrealtà che possono seguire nei primi tempi la notizia della diagnosi, sono esperienze diffuse e sono sensazioni che come pazienti oncologici abbiamo provato.

Il senso di solitudine che è possibile sperimentare credendosi parte di una “minoranza”, o nel tentativo di proteggere dal dolore le persone che ci circondano, rischia di influire in modo pesante sull’umore e limitare le risorse cui è necessario attingere per affrontare le cure.

  •  Vogliamo offrire uno spazio accogliente, empatico, che sia di sostegno e conforto, con lo scopo di migliorare e semplificare il percorso durante la malattia. Un ambiente in cui è possibile incontrare persone che vivono o hanno vissuto un’esperienza simile, con cui condividere dubbi, incertezze, paure.
    Sappiamo che fin dal momento della diagnosi la persona è assorbita da molteplici  impegni e incombenze,  sia di tipo organizzativo sia burocratico, quali prenotare nuove visite ed esami, procurarsi certificazioni, conciliare le esigenze di cura con il lavoro, organizzare aspetti di vita familiare (che può richiedere nuovi equilibri e comportare l’assunzione di nuovi ruoli tra i componenti).

  • Mettiamo a disposizione informazioni e documentazione utile a orientarsi fra tutte queste esigenze. Abbiamo pensato a semplici strumenti informativi, frutto delle conoscenze e delle esperienze vissute dai Volontari di Casabreast (che sarà nostra cura aggiornare con informazioni attendibili e recenti).
    Il cancro è accompagnato, e spesso preceduto, da un universo di significati angoscianti, che rendono persino difficile pronunciarne il nome. Nei rapporti tra le persone e nella comunicazione in genere si preferisce omettere il termine “cancro”, sostituendolo con altre espressioni: “una lunga malattia”, “un brutto male”, “un grave problema di salute”.  Tutto ciò perché esso incute paura e implica un percorso impegnativo, spesso lungo, che ci chiede resilienza e fiducia nelle cure. La società “racconta” il cancro come malattia terribile, anche quando dal punto di vista clinico non è necessariamente un evento drammatico. Ecco perché pensiamo possa essere di aiuto poter frequentare un ambiente in cui considerare «normale» la situazione «eccezionale» che si sta vivendo: è la stessa situazione in cui si sono trovate le persone che si incontrano a CasaBreast.

  • Vogliamo creare uno spazio in cui offrire nuove narrazioni della malattia e delle esperienze di vita nella malattia. Desideriamo offrire uno spazio in cui è possibile trovare testimonianza del fatto che con il cancro si può convivere, si può guarire e in ogni caso è una realtà da affrontare. Desideriamo dire a gran voce: “Non siete soli!"
    Il percorso di cura mette la persona di fronte a situazioni nuove, che possono essere difficili, vissute come pesanti o dolorose, anche psicologicamente. È bene imparare a chiedere aiuto, sapere che è possibile averlo e conoscere i canali attraverso i quali cercare risposta alle proprie esigenze. Affrontare la cura del cancro può rappresentare una possibilità: per coglierla è necessario dare un senso alla propria sofferenza e, forse, scoprire nuovi significati e nuovi sensi da attribuire alla vita. Ognuno deve fare il proprio percorso di scoperta, anche grazie all’aiuto degli altri. Questo “senso”, qualunque sia, sarà prezioso alleato per affrontare le cure con maggior forza.

  • Mettiamo a disposizione informazioni sulla rete di aiuti materiali, psicologici e spirituali che è possibile attivare sia dentro la Piccola Casa della Divina Provvidenza sia sul territorio, oltre alle iniziative che CasaBreast promuove per dare supporto alle donne, e agli uomini, che affrontano il cancro al seno.
    È sempre più diffusa la consapevolezza e l’attenzione dei medici agli aspetti psicologici, alla qualità di vita della paziente nel suo complesso: partecipare alle cure in modo attivo, recuperare un ruolo che consenta la possibilità di “fare la propria parte”, ad esempio impegnandosi a seguire un regime alimentare più funzionale a sopportare gli effetti collaterali dei trattamenti farmacologici, aiuta a percepire spazi di maggior controllo della situazione.

  • Vogliamo far conoscere eventi organizzati per fornire informazioni utili a migliorare la propria alimentazione, progetti per imparare a cucinare con nuovi ingredienti, più sani e più indicati durante le cure, percorsi di consapevolezza attraverso lo yoga o proposte di attività sportiva e fisica mirate, e adatte, anche dopo un eventuale intervento chirurgico.

    Magari queste iniziative saranno l’occasione per scoprire cosa ti può dar piacere, per creare nuove buone abitudini o anche solo per alleviare un attimo la tensione… Partecipando a queste iniziative avrai modo di far parte di un gruppo e conoscere molte altre persone che stanno condividendo con te il cammino.

Il punto di ascolto: cosa trovo?

  • Accoglienza 
  • Informazioni e guide pratiche su aspetti burocratici
  • Informazioni sulla rete di sostegno e sui servizi presenti nel territorio
  • Informazioni su eventi organizzati per migliorare l’alimentazione, acquisire stili di vita sani, migliorare la qualità della vita anche durante la cura
  • Informazioni su iniziative organizzate da Casabreast: laboratori di cucina, laboratori per il trucco e per curare il tuo stile (anche in questo momento), corsi per l’attività fisica, corsi di espressione artistica
  • Tanto altro, siamo in continua evoluzione!

Il punto di ascolto: chi trovo?

Troverai volontari che hanno fatto il loro personale cammino nella cura del cancro, hanno affrontato un percorso di terapie ed hanno scelto di condividere il loro tempo e la loro esperienza per creare un ambiente accogliente, disponibile all’ascolto, che crede nel potere della condivisione.

Troverai un luogo di incontro informale, ma empatico e rispettoso, dove portare le tue prime domande e ricevere sostegno, conforto e informazioni.  È proprio grazie all’esperienza che ognuno di noi ha vissuto che vogliamo offrirti strumenti e materiali che possano rendere più facile orientarsi nella rete di sostegno, che esiste ma in cui può essere complicato muoversi, cosa che può sottrarre energie preziose.

Il punto di ascolto: dov'è?

La sede dell’Associazione ODV CasaBreast è a Torino in  Via S. Giuseppe Benedetto Cottolengo 9, 10152 Torino TO presso il Presidio Ospedaliero.

Troverai il punto d’ascolto al secondo piano nello stesso corridoio del Day Hospital oncologico, ci hanno riservato uno spazio tutto per noi, raccolto e vicino ai pazienti.

Vuoi saperne di più?

Siamo qui per te